Oltre 3mila prestazioni erogate, boom di visitatori al “Campus Salute” di Napoli. E’ esaltante il bilancio della nona edizione della manifestazione durante la quale, lo scorso fine settimana, grazie alla collaborazione delle Università Federico II e Vanvitelli, dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli, insieme a numerose strutture private e all’associazione Farmaciste insieme, sono state offerte gratuitamente visite e consulenze in tutte le principali specialistiche mediche, dall’endrocrinologia alla neurologia, dall’oncologia alla nefrologia.
In prima linea oltre duecento tra medici, esperti e volontari impegnati per quattro giorni nel più grande ospedale da campo realizzato sul lungomare di Napoli. Soddisfatta Flavia Fumo, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva e componete del CUG, il Comitato Unico di Garanzia dell’Ordine dei Medici di Napoli. “E’ stata un’edizione molto partecipata che ci ha consentito di avvicinare ulteriormente i napoletani alla prevenzione. L’alta partecipazione registrata durante queste giornate è la conferma di quanto importante sia stata l’opera del Campus in questi anni. Sul fronte della prevenzione – precisa – sono stati fatti passi in avanti importanti, ma è chiaro che la strada è ancora lunga”.
Il lungomare cittadino, nell’area pedonale dalla Rotonda Diaz, è stato animato da un programma ricchissimo di eventi sportivi e musicali, aree dedicate ai bambini, solidarietà e tanto altro. Tantissimi anche i testimonial, con artisti e scienziati, imprenditori e sportivi insieme per promuovere la prevenzione. L’evento si è concluso con la “prevention race”, una corsa di dieci chilometri e una passeggiata di due chilometri che percorrerà il lungomare cittadino.
Presenti tanti esponenti del mondo dello sport e istituzionale. Tra gli stand anche il cardinale Crescenzio Sepe. “È una iniziativa fondamentale per la salute dei più deboli. Sono presente ad ogni edizione del Campus – ha precisato – per mostrare la mia vicinanza, il mio sostegno e gratitudine a chi si adopera per gli altri”.
“Il Campus è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento per migliaia di persone”, precisa la professoressa Annamaria Colao, fondatrice dell’associazione “Campus Salute”, di cui è presidente. “Dispiace che la presenza dei giovani sia ancora marginale, il nostro auspicio è che, anche grazie al sostegno delle scuole, ci sia più attenzione verso la prevenzione anche tra i ragazzi”.
Spazio e attenzione sono stati riservati all’emergenza obesità al centro di un progetto specifico, Opera, novità dell’ultima edizione del Campus. Il percorso, in cinque step, guida il paziente per mano in un’esperienza che si conclude con il progetto realizzato insieme ai ricercatori della Apple Academy che mostrano al paziente come sarà dopo la cura.
“Lo stile di vita, il mangiare bene, il dormire adeguatamente, l’esercizio fisico, rappresentano un elemento essenziale per ridurre l’impatto che le malattie hanno su di noi. Il successo di questa formula – conclude la professoressa – ci fa capire che la popolazione avverte l’esigenza di un contatto diretto con il medico, al quale, nella quotidianità, tende a rivolgersi solo quando sta male”.